50 – La vita in Sezione negli anni ′50

La vicenda scaturita dalla scomparsa del diacono tedesco ha un effetto negativo sull’armonia e sull’atmosfera che regna nell’associazione, in quanto determina una spaccatura fra l’ortodossia dei dirigenti, quasi tutti personaggi dall’impostazione sociale e alpinistica tradizionale, seguiti da pochi soci loro coetanei e una rilevante parte del corpo sociale, meno incline ad essere irreggimentato nei sentimenti.

Il presidente Franzina, che dedica molto tempo ed energie alla Sezione, si rivela sempre più un accentratore e le stesse figure del vicepresidente e dei consiglieri si sfumano dietro la sua figura e riducono il loro apporto alla gestione del sodalizio. Nel maggio 1954 la Sezione attraversa delle difficoltà con il funzionamento della segreteria e non è in grado di presentare all’Assemblea dei Soci i bilanci consuntivi e preventivi, pertanto l’Assemblea viene rinviata all’autunno. Nel febbraio 1955 si lamenta il poco successo dell’iniziativa di noleggiare con regolarità delle pellicola dalla Sede Centrale e di effettuare delle proiezioni cinematografiche: data la scarsezza dei convenuti esse si risolvono in un passivo per la Sezione. Franzina si dedica al Rifugio Sapienza, e nel 1955 vi si realizzano alcuni nuovi servizi igienici.

Nel successivo ottobre 1955, le elezioni confermano Franzina alla presidenza con il seguente Consiglio Direttivo:

  • Vicepresidente: Kurt Haeni
  • Consiglieri: Francesco Miceli, Mario Maugeri, Mimmo Signorelli, Alfredo Zeno, Otto Schneeberger
  • Delegato alla Sede Centrale: Paolo Fontana
  • Revisori dei Conti: Alfredo Midulla e Raffaele Malerba

Intanto sui fronti delle due Sottosezioni etnee, Nicolosi e Linguaglossa, si preparano i giochi che porteranno ad un paio di anni di subbuglio in Sezione, con vigorosi bracci di ferro fra i soci periferici ed il presidente sezionale. Ciò comunque non diminuisce il fascino che il nome del Club Alpino Italiano emana nei confronti degli appassionati del territorio etneo, infatti l’Assessore regionale al Turismo prof Giuseppe Russo, Sindaco di Giarre, perora la creazione di un gruppo C.A.I. nella cittadina ionica, facente parte della Sezione di Catania.