Camminare per conoscere

Camminare. Prendere un sentiero, staccarsi dalla città e dal rumore, entrare nel silenzio. Camminare per osservare, per guardare la natura: un libro ancora oggi ricco di valori e profondi significati. Camminare adagio, per capire e conoscere meglio la “cultura del territorio”: baite e alpeggi svelano un mondo contadino e alpigiano che a fatica resiste alla modernità dell’oggi.

Per camminare il Club Alpino Italiano, a stretto contatto con le comunità montane, impegna uomini e risorse nella manutenzione dei sentieri, nella riscoperta e valorizzazione di percorsi escursionistici di grande respiro. Un esempio per tutti: la realizzazione del “Sentiero Italia”. Un itinerario lungo 6.000 chilometri che da Reggio Calabria arriva fino a Trieste passando anche per la Sardegna e la Sicilia.

Scuola Centrale di Escursionismo
Commissione Centrale di Escursionismo

Andare in montagna

Anche se può apparire superfluo, ricordiamo la necessità di tenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti degli altri e verso l’ambiente in cui si svolgono le uscite. La montagna, i rifugi, i mezzi di trasporto non sono adatti agli schiamazzi. La necessità di tenere pulita la montagna deve indurre tutti a evitare la dispersione dei rifiuti in prati, boschi, ghiaioni, sentieri, ecc.; ognuno dia il proprio contributo riportando a valle ciò che danneggerebbe l’ambiente. Fiori, piante e funghi devono essere lasciati al loro posto. Chi partecipa alle escursioni deve attenersi alle disposizioni e ai consigli degli accompagnatori dell’AG. Nessuno deve lasciare la comitiva se non autorizzato per validi motivi.

Alimentazione – Prima della partenza per un’escursione è bene fare una colazione leggera e ricca di zuccheri, che si trasformeranno quasi immediatamente in energia. Alla prima sosta è utile bere un po’ di the leggero e zuccherato, mangiare un po’ di cioccolata o frutta secca. A mezzogiorno va bene un frutto, pane con prosciutto crudo o cotto o formaggio.
Non vanno bene i sacchetti di patatine e le merendine troppo elaborate. Sono da evitare le bibite gassate.

Come vestirsi – Gli indumenti devono essere caldi, leggeri e comodi per non intralciare i movimenti, devono consentire la traspirazione e quelli intimi l’assorbimento del sudore. Meglio più capi leggeri che uno pesante! Bisogna regolarsi in modo da non raffreddarsi senza però arrivare al punto di surriscaldarsi.
Hanno molta importanza i fattori stagionali e ambientali, non sempre prevedibili… quindi è indispensabile un ricambio completo di abiti da tenere in auto o in pullman.

Come equipaggiarsi – Calzature: vanno bene scarponi, pedule (non quelle che si inzuppano!) purché non abbiano la suola liscia e quindi scivolosa, ottime le suole a carrarmato. Le scarpe da ginnastica sono sconsigliabili (possono servire come ricambio e da riposo) perché non proteggono la caviglia. Se si incontra del bagnato o della neve sono un disastro!
Calzettoni: sono consigliabili quelli in misto lana, pesanti, magari da indossare sopra a dei calzini leggeri di cotone; poco raccomandabili quelli in fibra sintetica in quanto irritano il piede.

Lo zaino – Questo indispensabile accessorio non è sostituibile con le poco pratiche borse, sacche e simili in quanto queste recano intralcio, impegnano le mani, sbilanciano. Chi non possiede un vero e proprio sacco da montagna, nelle escursioni di un giorno, può utilizzare gli zainetti usati per andare a scuola.
Per escursioni di più giorni, o che prevedono bivacchi in tenda, occorre uno zaino adatto e sufficientemente capace che tenga conto delle caratteristiche fisiche di chi lo utilizzerà.
Nello zaino non deve mai mancare: giacca a vento o k-way; mantella impermeabile; guanti e berretta di lana; maglione o pile; borraccia; alimenti sufficienti al fabbisogno previsto; coltellino; bussola; carta geografica; descrizione del percorso; tessera Cai; cerotto; fischietto.
Quanto elencato può considerarsi l’equipaggiamento base, che sarà integrato dagli elementi specifici necessari a intraprendere le varie attività. Per compiere un’escursione di una giornata in bassa quota è più che sufficiente l’equipaggiamento base, ed è opportuno non appesantire lo zaino con materiale superfluo o in quantità eccessiva. Dovendo affrontare un’uscita in alta montagna di due o più giorni, con pernottamento in rifugio custodito, è necessario completare l’equipaggiamento base con: un ricambio completo di indumenti pesanti (da indossare in rifugio), una lampada frontale e l’occorrente per l’igiene personale. Se il rifugio non è custodito bisogna aggiungere il sacco a pelo, le stoviglie e dei fiammiferi. Se nell’itinerario prescelto sono comprese delle vie attrezzate è indispensabile portare il casco da roccia, l’imbracatura, cordini e moschettoni. In caso si incontri neve e ghiaccio occorre la picozza, i ramponi e le ghette.

Dovendo affrontare un trekking che preveda il pernottamento in tenda, oltre all’equipaggiamento base, è indispensabile avere con se: ovviamente la tenda, il sacco a pelo, il materassino isolante, un ricambio completo degli indumenti, l’occorrente per l’igiene personale, fiammiferi e stoviglie.

Quando si va in montagna d’inverno l’equipaggiamento di base dovrà essere integrato da: passamontagna e occhiali protettivi, in questa disciplina rivestono particolare importanza la calzamaglia di lana o seta senza piede, pantaloni possibilmente in tessuto elasticizzato idrorepellente (tipo salopette) per la protezione dello stomaco e delle reni, non troppo imbottiti, una casacca in tessuto, che permetta la traspirazione, non pesante possibilmente con capaci tasche e che consenta ampia libertà ai movimenti delle braccia. Inoltre è opportuno avere un k-way leggero antivento da indossare solo in caso di tormenta e, naturalmente, i guanti. (* Testo a cura del Cai Rimini)

GeoResQ

GeoResQ è un servizio di geolocalizzazione e d’inoltro delle richieste di soccorso dedicato a tutti i frequentatori della montagna ed agli amanti degli sport all’aria aperta. Il servizio, gestito dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) e promosso dal Club Alpino Italiano (CAI), consente di determinare la propria posizione geografica, di effettuare il tracciamento in tempo reale delle proprie escursioni e in caso di necessità l’inoltro degli allarmi e delle richieste di soccorso attraverso la centrale operativa GeoResQ.
Il servizio è abbinato alla persona, al proprio smartphone ed al proprio numero di telefono. Prevede la possibilità di trasferire GeoResQ da uno smartphone ad un altro, ma l’efficacia del sistema ed in particolare dell’inoltro delle richieste d’aiuto è vincolata all’ utilizzo del proprio numero di telefono.

L’adesione al servizio prevede i seguenti passaggi: registrazione sul portale www.georesq.it, installazione e attivazione dell’app sul proprio smartphone dopo averla scaricata dallo Store riferito al proprio sistema operativo, sottoscrizione e pagamento dell’abbonamento.

Per tutti i soci CAI GeoResQ è gratuito

Info: www.georesq.it