PARTENZAStazione TRENORD Caslino d’Erba(CO) 

LUNGHEZZA: ore 1,00 circa 

DISLIVELLO: 280 metri 

DIFFICOLTÀ: Escursione 

SEGNAVIA: bandierine bianco-rosso

Itinerario

Il percorso proposto, permette di raggiungere l’Eremo di San Salvatore ed eventualmente da qui, raggiungere la Capanna Mara o l’Alpe del Viceré e quindi entrare nel sistema di sentieri della dorsale Como – Bellagio.

Dalla stazione TRENORD di Caslino d’Erba bisogna raggiungere il centro del paese. Da qui si parte in direzione nord, verso la valle del torrente Piot. A chi volesse raggiungere Caslino con ‘l’auto suggeriamo di parcheggiare o presso il piazzale del Municipio o presso il parcheggio del vecchio lavatoio.

Oltrepassato il vecchio lavatoio, dopo circa 150 metri, si imbocca sulla nostra sinistra il “Punt di Murnee” che attraversa il torrente Piot e si prosegue tenendo la sinistra. Si oltrepassa la fontana dell’Acqua Santa, eretta, secondo la leggenda, per ricordare un miracolo si San Carlo Borromeo.

Dopo la fontana dell’Acqua Santa, circa 500 metri, la strada termina e a questo punto bisogna prendere una corta discesa sulla propria sinistra che ci porta a entrare nel bosco. Superati due piccoli torrenti che formano la Valle di Giano, si entra nel sentiero, che in circa mezzora ci porta al limite nord dell’eremo.

Si prosegue per una corta salita, la vedrete proprio di fronte a voi, e costeggiando l’eremo, raggiungiamo il suo ingresso.

 

 

 

 

 Ritorno e collegamenti

Dall’eremo di San Salvatore è possibile, oltre al ritorno per il sentiero effettuato all’andata, proseguire per Erba (stazione TRENORD), oppure collegarsi con i sentieri che proseguono:

  • verso la Capanna Mara;
  • verso la scala di legno o la scala di ferro e quindi verso l’Alpe del Vicere
  • verso il Buco del Piombo
  • verso le palestre di arrampicata del sasso d’Erba,  del sass Tavarac e del sasso Giallo.

 

Eremo San Salvatore 

Ex convento di Cappuccini, venne fondato l’anno 1536 per diretto interessamento del nobile sacerdote Don Leone Carpani, il quale aveva in quel sito una chiesetta custodita da un eremita. Più volte ristrutturato, conserva un chiostro cinquecentesco originale.

La chiesa, consacrata dal Vescovo mons. Girolamo Ferragatti il 24 ottobre 1562, ha un notevole affresco della Crocifissione di Michelino da Besozzo (1490), mutilato nella parte inferiore. San Carlo Borromeo, in occasione di una sua visita, ordinò alcune modifiche da apportarsi secondo le norme liturgiche del tempo. Egli stesso poi consacrò il nuovo altare il 26 agosto 1584 e in quella circostanza rimase alcuni giorni con i frati a vivere la loro vita austera e povera. 

In seguito alla soppressione di tutti gli Ordini religiosi col noto decreto di Napoleone, datato 4 ottobre 1810, anche il convento di S. Salvatore veniva chiuso. Fu incaricato della vendita il conte Giuseppe Luodi, Ministro della Giustizia, che attraverso asta lo assegnava al signor Giuseppe Ceriani di Crevenna; in seguito passò nelle mani del prof. Antonio Boselli, poi ai suo eredi. Dal 1° maggio 1952 fino ai giorni nostri questo eremo di preghiera continua la sua funzione nei componenti l’Istituto Secolare “Cristo Re”.

Dal giardino del convento meravigliosa vista sulla Brianza e sulla pianura lombarda.