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Conoscere  la montagna in tutta la sua peculiarità per  amarla e difenderla

Il Club Alpino Italiano e’ nato  principalmente con finalita’ scientifiche geologiche e naturalistiche

Il primo articolo del nostro statuto ne e’ la conferma.

Ma  man mano che l’adesione al Club si allargava, nei Soci prendeva sempre piu’ rilevanza la parola “alpino” intesa come “scalare montagne” “conquistare cime”, e sempre meno le finalita’ scientifiche ed ambientali dei padri fondatori.

Per fortuna, dapprima timidamente, poi con sempre maggior forza, anche il CAI ha preso posizione in difesa dell’ambiente e nel 1984 e’ nata la TAM, acronimo di Tutela Ambiente Montano.

Da allora un lungo percorso e’ stato effettuato  per far conoscere i problemi legati alll’ambiente alpino: alla   fragilita’ del  territorio, alla  pressione  antropologica conseguente ad  un   turismo invasivo  od al contrario allo spopolamento ed invecchiamento  delle zone a minor interesse economico

Anche il Gruppo Escursionismo della nostra Sezione ha  ravvisato  l’importanza di promuovere iniziative per una frequentazione della montagna piu’  qualificata e consapevole, e ci siamo domandati:  quali azioni promuovere per  divulgare queste idee di ecologia, di rispetto dell’ambiente, di promozione sostenibile del territorio e dei suoi valori culturali e sociali?  

Nella nostra Sezione non c’ erano  Soci in grado di divulgare questa  cultura innovativa,

ci siamo quindi collegati ad altre Sezioni CAI del territorio:  Venezia, Mestre, Riviera del Brenta. …   che avevano gia’ intrapreso iniziative ambientali e nel 1997 avevano fondato il gruppo intersezionale “Vivere l’ambiente”,  in primis   frequentato solo da alcuni componenti del Gruppo Escursionismo e  dal 2005 a livello sezionale.

Con questo collegamento interiezionale, anche nella nostra sezione la TAM   ha avuto la forza di  contribuire ad una svolta ambientalista e culturale

In modo particolare, le escursioni non sono piu’ state  solo   gratificanti dal punto di vista paesaggistico e/o di scoperta di luoghi nuovi e selvaggi, ma anche occasione di far conoscere, spesso con il supporto  di persone del luogo, tematiche culturali ed ambientali del territorio.

Ad integrazione delle nostre uscite, abbiamo visitato parchi, musei, siti geologici e archeologici.

Parlato di zone che soffrono di perdita di identita’, della difficolta’ di essere agricoltori in zone impervie,  manifestato contro iniziative di sfruttamento, proposto alternative di sviluppo consapevole

Unitamente agli Operatori Culturali della nostra Sede sono stati organizzati incontri aperti a tutta la cittadinanza per portare in pianura la voce degli abitanti  delle Terre Alte e corsi con varie tematiche legate alla montagna perche’ siamo sicuri che e’ essenziale

CSC 100