Rifugio UmbertoIl Rifugio è intitolato a don Massimo Rinaldi, Vescovo di Rieti dal 1924 al 1941, definito “vescovo scarpone” in quanto la sua passione per la montagna lo portava spesso a compiere le proprie visite pastorali nei paesi montani della diocesi a piedi.

Il Rifugio attuale è “l’erede” della prima struttura ad essere stata costruita sul Massiccio del Terminillo. Fu, infatti, realizzato nel 1901 ad opera della Sezione del CAI di Roma (come noto, la Sezione di Rieti nascerà nel 1933 per distacco da quella di Roma) che fece trasportare sul Monte Terminilletto la struttura prefabbricata in legno, progettata dall’Ingegner Carlo Ignazio Gavini, che l’anno prima, il 1900, era stata presentata all’Esposizione Universale di Parigi dove aveva ottenuto la medaglia d’oro. Alla mostra furono presentati anche acquarelli del pittore reatino Antonino Calcagnadoro.

Inaugurato nell’estate del 1903, il rifugio fu intitolato al Re Umberto I.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il rifugio subì un progressivo degrado strutturale che lo rese inservibile. Nel 1966 la Sezione di Rieti del CAI iniziò, su progetto del socio Architetto Giorgio Ferretti, i lavori di ricostruzione del rifugio, ai cui quattro angoli furono collocate pietre provenienti dai quattro Santuari della Valle Santa Reatina: Greccio, Fonte Colombo, Poggio Bustone, La Foresta, in omaggio a San Francesco. La nuova struttura fu inaugurata il 16 novembre 1969.

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Apertura del rifugio: giugno – settembre
Gestore: Emanuele Ludovisi
Servizi: bar – ristoro – pernotto
tel: 328 0020775
e-mail: emaludovisi082@gmail.com


come arrivare:
il Rifugio è raggiungibile esclusivamente a piedi attraverso il Sentiero CAI 401.


Rifugio Massimo Rinaldi 2108 mt
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