Il protagonista del Progetto Educativo è il Giovane.
Tutti gli interventi degli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile e dei loro collaboratori devono essere
orientati verso il Giovane, al fine di instaurare un rapporto tramite il quale possa trovare elementi di
maturazione, scoprendo nell’adulto un modello positivo e nell’esperienza in montagna una gratificante
scuola di vita.

Si prendono in considerazione Giovani a partire orientativamente dagli 8 anni, età in cui il livello di
socializzazione e indipendenza rende possibile e proficua la partecipazione alle attività proposte, fino ai 17
anni. Si consiglia un’articolazione operativa secondo tre fasce di età: 8/11 (prima fascia), 11/14 (seconda
fascia), 14/17 anni (terza fascia).
Le fasce d’età sono indicative, in quanto i processi evolutivi del Giovane sono influenzati da tantissimi fattori
che impediscono una rigida categorizzazione e possono prevedere fasi regressive. L’Accompagnatore, nel
formare i gruppi, deve quindi tener conto, per quanto possibile, delle esperienze e dei bisogni individuali di
ciascuno. Per far questo è necessario approfondire negli anni la conoscenza del Giovane, con particolare
riguardo al suo processo evolutivo e di sviluppo della personalità.

Al fine di favorire la continuità della partecipazione, elemento indispensabile per il processo educativo,
occorre garantire un clima accogliente all’interno del gruppo di Alpinismo Giovanile e proporre attività, al
passo con i tempi, che tengano conto delle aspettative e delle attitudini del Giovane nella sua crescita
psicofisica.

Un costante rapporto di collaborazione con la famiglia è indispensabile per una migliore conoscenza del
Giovane e per creare attorno a lui la condivisione degli obiettivi educativi. Inoltre, occorre considerare le altre
agenzie educative con cui il Giovane si relaziona e con cui eventualmente confrontarsi costruttivamente.

L’interazione e l’integrazione con le realtà del CAI che gestiscono le età limitrofe a quelle specifiche
dell’Alpinismo Giovanile garantiscono ai Giovani la continuità esperienziale all’interno del sodalizio. Sono da
favorire attività comuni, collaterali al programma proprio di Alpinismo Giovanile, che risultino utili per
tracciare un percorso di crescita ed un passaggio naturale tra le possibili esperienze, prima e dopo quella di
Alpinismo Giovanile.

Gli altri temi del progetto educativo

L’accompagnatore

Il gruppo

Le attività

Il metodo

L’uniformità