Vincitore del premio come miglior documentario al Trento Film Festival, ai Cèsar Awards e nominato al Festival di Cannes. Regia di Marie Amiguet e Vincent Munier, con la colonna sonora firmata da Warren Ellis e Nick Cave, prodotto da National Geographic. Al cinema, in collaborazione con il Club alpino italiano, dal 20 ottobre.

Alla ricerca di una delle più rare creature sulla terra, la pantera delle nevi, il famoso fotografo naturalista Vincent Munier e lo scrittore Sylvain Tesson esplorano l’altopiano tibetano e si interrogano su quale sia il posto dell’essere umano nel mondo. Un film intriso di poesia, rivelazioni e meraviglia. Il racconto di un percorso umano e mistico composto da interrogativi, dubbi, nuovi traguardi e nuove consapevolezze, accompagnato dalla colonna sonora originale dai maestri Nick Cave e Warren Ellis.

La Pantera delle nevi‘, con la voce narrante del Premio Strega Paolo Cognetti, arriva nelle sale italiane, grazie a Wanted Cinema, in collaborazione con il Club Alpino Italiano, dal 20 ottobre.

Tutti i soci Cai potranno accedere alle proiezioni con un biglietto a prezzo speciale (a seconda delle tariffe previste da ogni singola sala). Basterà esibire la tessera Cai in cassa per aver diritto allo sconto.

I protagonisti del film ci faranno immergere in luoghi mozzafiato, tra le cime più alte del Tibet, dove pochi riescono ad arrivare, a latitudini proibitive, tra i paesaggi più remoti e incontaminati del pianeta e a pochi passi da molte specie animali a rischio d’estinzione tra cui la bellissima e rarissima pantera delle nevi, uno dei più rari e difficili felini da avvicinare.

La stessa pantera delle nevi, sfuggente e maestosa, qui diventa il simbolo della natura incontaminata, metafora di un mondo in pericolo, di un ecosistema delicato e prezioso che stiamo mettendo pericolosamente a rischio e che, senza interventi decisivi, potremmo rischiare di non vedere mai più.

Un docufilm adatto a tutta la famiglia, che arriva dritto al cuore, con immagini meravigliose e le riflessioni di due uomini che, sulle montagne inesplorate del Tibet, entrano in contatto con il loro io più profondo.