Questo documento riassume, in venti punti, le regole che ogni socio CAI si impegna a rispettare in tema di tutela ambientale e di comportamenti etici durante le attività in montagna.

Una tappa importante nell’anno dei festeggiamenti del 150° del Club alpino italiano è stata l’approvazione, durante l’Assemblea dei Delegati del 25-26 maggio 2013 a Torino, del “Nuovo Bidecalogo”.

Alla luce dei cambiamenti climatici in atto e del grande interesse che oggi riveste l’equilibrio dell’ecosistema montano, è stato ritenuto doveroso da parte del Sodalizio rivisitare i propri documenti di indirizzo (Mozione di Predazzo, Bidecalogo, Charta di Verona, Tavole di Courmayeur) pervenendo ad un unico ed articolato documento, che riassume le posizioni del Sodalizio in merito alle molteplici e complesse tematiche ambientali.

Il nuovo documento deve essere il punto di riferimento di ogni Socio CAI in tema di tutela ambientale e di comportamenti etici durante le attività in montagna, così proprio come indicato nello Scopo della nostra associazione.

Il nuovo Bidecalogo

Perché un pensiero cambi il mondo, bisogna che cambi prima la vita di colui che lo esprime. Che cambi in esempio”: con questa riflessione Albert Camus, nei suoi Taccuini, sottolineava come solo la coerenza, espressa da esempi concreti, possa dare viva forza ad un’idea e consentirle di operare un’autentica trasformazione.

Muovendo da tale considerazione, il Nuovo Bidecalogo, approvato dall’Assemblea dei delegati di Torino in occasione del 150° di Fondazione del CAI, contenente linee di indirizzo e di autoregolamentazione in materia di ambiente e tutela del paesaggio, rappresenta la conferma della nostra persistente sfida culturale, sia all’interno, che all’esterno del Sodalizio.