Ideato e organizzato dal Teatro Verdi Pordenone, in collaborazione con il Club alpino italiano. Venerdì 30 giugno, la premiazione e la mise en espace del testo vincitore

Ideato e organizzato dal Teatro Verdi Pordenone, in collaborazione con il Club alpino italiano, il concorso “Oltre le nuvole” è in assoluto il primo contest a livello italiano per testi teatrali inediti sulla MontagnaVenerdì 30 giugno alle 20.30, il teatro pordenonese ospiterà la premiazione e la mise en espace del testo vincitore. Il contest fa parte del Progetto Montagna 2023 dal titolo “Vivere la Montagna. Vivere in Montagna”, nato con l’obiettivo di stimolare la riflessione sulla salvaguardia della natura e sulla valorizzazione dell’ambiente montano.

Il vincitore
Vincitore di questa prima edizione è l’autore, attore e regista Christian Gallucci, milanese, classe 1986 – già finalista al Premio Riccione 2019 e vincitore Cendic Segesta 2020 – che ha partecipato al concorso con il testo “Disegno Divino”. L’opera si sofferma sulla vicenda di un ghiacciaio in sofferenza che sputa fuori i corpi di due dispersi: padre e figlio, finiti in un crepaccio. Stephanie, la moglie,  cerca di restituire un senso alla sua vita grazie alla relazione con il suo vecchio amico: il parroco che ha perso la fede ma che la invita a seguirlo nella missione di cui si è fatto carico, quella di documentare tramite un disegno – il Disegno Divino per l’appunto – i cambiamenti e le violenze che il territorio ha subito a opera del clima, dello spopolamento e della mano dell’uomo.

La Giuria ha deciso di premiarlo con la motivazione: «per la garbata competenza con cui sa orchestrare un gran numero di temi e personaggi immersi in atmosfere intense e di qualità particolare, attraverso un linguaggio che propone soluzioni con un ritmo sincopato dalle potenzialità teatrali interessanti. Inoltre, l’opera ha il pregio di trattare argomenti legati al territorio montano quali spopolamento, cambiamento climatico e relative conseguenze ma allo stesso tempo restituirci fascino e bellezza di un ambiente unico. Il testo lascia un sospeso sulle vicende dei protagonisti e sui loro destini e insinuare dubbi è proprio uno se non il migliore dei compiti del teatro». La mise en espace del testo sul palco del Verdi sarà a cura dello stesso Gallucci.

La giuria
Ad individuare il vincitore una prestigiosa Giuria presieduta da una figura di spicco nel panorama culturale italiano, Antonio Massena, Presidente della Commissione consultiva per il Teatro del Ministero dei Beni culturali. Accanto al Presidente, altri 12 rappresentanti del mondo della cultura, del giornalismo, del teatro, dell’alpinismo, esperti di ambiente e di montagna. Si tratta del giornalista, autore e conduttore radiofonico Andrea Borgnino, del giornalista Luca Calzolari, della giornalista e critica teatrale Claudia Cannella – attuale consulente artistica prosa per il Verdi – del critico ed esperto di teatro Roberto Canziani, dell’attore, autore e regista Mattia Fabris, dell’attrice e regista Rita Maffei, del giornalista e storico dell’alpinismo Roberto Mantovani, dell’autore e regista Massimo Navone, docente – e già Direttore – della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, del giornalista e filmmaker Roberto Rizzente, dell’antropologo Annibale Salsa, esperto conoscitore delle Alpi, già Presidente generale del Club alpino italiano, della scrittrice, comunicatrice scientifica e alpinista Sara Segantin, collaboratrice di Rai 3 per Geo&Geo, e dell’attore Massimiliano Speziani. Alla premiazione parteciperà anche Angelo Schena, componente aggiunto del Comitato direttivo centrale del Cai. Oltre al presidente della giuria, Massena, saranno presenti Cannella, Calzolari, Maffei, Canziani e Navone.

Obiettivo nel medio termine è quello di arrivare alla promozione di un vero e proprio Festival del Teatro di Montagna, che risulterebbe altrettanto unico nel suo genere nel panorama italiano.