“Camminarmangiando” in salute, è il progetto di Montagnaterapia della Sezione CAI Valsessera, in collaborazione con S.C.D.U. Endocrinologia ed Endocrinologia Pediatrica dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, per bambini ed adolescenti in eccesso ponderale.

Il progetto, depositato presso il Comitato Etico dell’Ospedale Maggiore di Novara come studio MONTE, è il primo studio clinico osservazionale rivolto ai giovani (di età 9 – 13 anni, con sovrappeso e/o obesità) per la prevenzione del diabete e della sindrome metabolica attraverso la frequentazione, consapevole e terapeutica, della montagna.

Numerosi studi nelle Regioni Europee hanno indicato un aumento di prevalenza di sovrappeso ed obesità nei soggetti più giovani, soprattutto dopo la pandemia Covid-19, con una diminuzione di attività fisica e l’aumento di consumo di alimenti ricchi di grassi, zuccheri e sale.

Questi dati così allarmanti hanno quindi stimolato – grazie anche al contributo di UniUPO, al supporto della Commissione Medica Centrale del CAI e al gruppo di Montagnaterapia di CAI Torino – la Sezione CAI Valsessera ha deciso di avviare un progetto unico del suo genere, ovvero proporre l’escursionismo in media montagna per tutelare la salute ed educare ai corretti stili di vita i più giovani, misurando quanto l’attività fisica di media intensità potesse giovare al benessere dell’organismo. Ecco quindi che si è avviato il progetto di Montagnaterapia “Camminarmangiando” in salute, al quale ha partecipato un piccolo gruppo di ragazzi con sovrappeso ed obesità.

Lo studio MONTE si è snodato lungo sei intensi mesi di attività, durante i quali non solo si sono condotte escursioni in ambiente, ma si sono anche realizzati incontri educativi sull’alimentazione e corretto stile di vita, ed attività di counseling, grazie alla presenza di Irene, gestalt counselor, che ha guidato i ragazzi verso la consapevolezza e la necessità di alimentarsi senza ingordigia e senza ricerca nel cibo di conforto ai piccoli o grandi dispiaceri.

Particolarità del progetto è stato il monitoraggio della glicemia durante i giorni antecedenti l’escursione e fino a 15 giorni successivi, grazie ad un sensore posizionato sul braccio, che ha fornito dati precisi, continui ed in modo del tutto indolore.

Alle cinque camminate di una singola giornata (Maggio – Sentiero delle Dafne, Coggiola; Giugno – Alpe Larecchio, Valsesia; Luglio – Alpe Fun D’Ekku, Valsesia; Ottobre – Alpe Tasca Prà del Botta, Borgosesia) si è aggiunto anche un mini-trekking a Monte Barone (Settembre) con pernottamento in quota presso il Rifugio Sezionale “Monte Barone” ed attività ricreative legate al mondo dell’alimentazione (raccolta delle “pepite di Ponasca”, ovvero le patate rosse di montagna, e preparazione della cena e colazione).

I risultati ottenuti da questo studio sono davvero incoraggianti e sorprendenti: nell’arco di sei mesi, con una camminata al mese di media intensità e media altitudine (1.700 mt) tutti i partecipanti hanno migliorato il profilo glicemico, ridotto la circonferenza vita e migliorato lo stato di benessere fisico generale (alcuni partecipanti sono passati dallo status di sovrappeso a quello di normopeso, ed alcuni invece hanno ridotto il loro grado di obesità). L’attività, inoltre, con Irene, ha permesso loro di prendere consapevolezza degli alimenti che mangiano, del modo in cui mangiano e di quali prodotti mettono nel carrello della spesa.

I risultati ottenuti da questo piccolo gruppo sono stati condivisi con il Dipartimento di Endocrinologia ed Endocrinologia Pediatrica dell’Università del Piemonte Orientale, che non solo ha scelto di supportare anche per l’anno 2023 l’attività di Montagnaterapia di CAI Valsessera, ma anche di attivare un canale preferenziale presso l’Ospedale Maggiore di Novara per i partecipanti a “Camminarmangiando” in salute che hanno scelto di proseguire con controlli clinici più specifici al fine di prevenire il diabete. Lo studio MONTE ha infatti dato evidenza che la frequentazione della media montagna, a scopo ludico-ricreativo, anche senza integrare un regime dietetico, apporta benefici evidenti al benessere ed alla salute di bambini ed adolescenti con sovrappeso o obesità, riducendo sensibilmente i livelli di zucchero nel sangue e mettendoli così al riparo dal diabete in età adulta. Finora, queste evidenze erano state riscontrate solamente negli adulti.

Ecco perché i risultati di questo progetto, che è stato depositato anche in Regione Piemonte, presso CAI Torino e presso la Commissione Medica Centrale del CAI, sono motivo di vanto ed orgoglio per la Sezione CAI Valsessera! L’intero progetto, inoltre, è stato totalmente gratuito per i partecipanti, grazie al Bando di Montagnaterapia del CAI e ad alcune donazioni di aziende locali, che hanno quindi permesso l’acquisto dei sensori e dei lettori per la glicemia, così come la gestione delle spese relative al pernottamento in rifugio o ai trasporti.

Ma per il 2023 gli accompagnatori di alpinismo giovanile che hanno seguito il progetto (e che hanno appena terminato il corso, erogato da CAI Torino, per qualificarsi come accompagnatori di Montagnaterapia) hanno obiettivi ancora più ambiziosi! Far crescere il numero di partecipanti all’attività sia per estendere i benefici di questo progetto ad un maggior numero di partecipanti, sia perché il raggiungimento di 15 partecipanti complessivi permetterà la pubblicazione dei dati scientifici su riviste medico-scientifiche di settore, facendo così diventare il progetto di Montagnaterapia di CAI Valsessera un progetto di riferimento a livello internazionale per la prevenzione del diabete e della sindrome metabolica in bambini ed adolescenti con eccesso di peso.

Dedicarsi a programmi di prevenzione ed educazione alla salute e corretti stili di vita è il più significativo investimento per la salute futura dei bambini e degli adolescenti che ciascun adulto può compiere: non c’è nulla di sconveniente nel prendere consapevolezza, tra genitori e bambini, che si è in una situazione di eccesso di peso e che questo può comportare disagi (emotivi, estetici, fisici). Anzi, realizzare la necessità di intervenire è il primo passo verso il miglioramento della propria condizione di benessere: allora perché non farlo camminando all’aria aperta, giocando e divertendosi in un piccolo gruppo in cui tutti condividono lo stesso obiettivo, ma soprattutto circondati dalle montagne?

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Queste le parole condivise da Marta, accompagnatrice AG del CAI Valsessera, che conclude:

l’attività di Montagnaterapia verrà riproposta a partire da Aprile/Maggio 2023: non abbiate timore a contattarci!