La “Settimana nazionale del Sentiero Italia CAI per la scuola italiana” rinviata a ottobre 2021. Prorogata a data da destinarsi la data di consegna degli elaborati del concorso “Sbulliamoci”. “Riprenderemo con più passione di prima”

La difficile situazione del momento causata dalla pandemia Covid-19 e la necessità di misure straordinarie di prevenzione fa vivere a tutti noi condizioni difficilmente immaginabili fino a poche settimane fa. La necessità di isolare il più possibile le persone dal rischio di contagio, oltre alla limitazione nella ordinaria libertà di movimento, ha comportato anche la riduzione dei servizi e la chiusura delle scuole.

Questa la premessa che ha portato il Club alpino italiano a introdurre delle modifiche nei progetti in itinere che coinvolgono gli istituti scolastici. In questa sede intendiamo soffermarci in particolare sui due progetti nazionali approvati dal Miur: la “Settimana nazionale del Sentiero Italia CAI per la scuola italiana” e il concorso nazionale “Sbulliamoci”.

Il primo era programmato a ottobre 2020 e prevedeva l’organizzazione da pare delle scuole aderenti, con la collaborazione della Sezione CAI più vicina, di uno o più giorni di escursione lungo un tratto del Sentiero Itlia CAI, con l’approfondimento, insieme agli alunni, di diverse tematiche (storiche, naturalistiche, antropologiche e culturali). Considerato che marzo e aprile 2020 erano i mesi destinati alla progettazione tra scuole e Sezioni e maggio il mese per gli iter di approvazione interni alla scuola, risulta evidente che non sussistono le condizioni per promuovere l’importante iniziativa per il mese di ottobre 2020.

Le scuole sono infatti chiuse da ormai diverse settimane (e, nell’ipotesi peggiore, potrebbero esserlo fino alla fine dell’anno scolastico), parimenti anche le Sezioni CAI sono al momento inattive fino a data da destinarsi. Il Club alpino italiano ha dunque deciso di rinviare il progetto all’anno scolastico 2021-2022. Anche la Direzione generale per lo Studente del Miur ritiene prudente non abbandonare il progetto, giudicato di rilevante interesse, ma posticiparlo e rimetterlo in cantiere per l’anno scolastico successivo (ottobre 2021).

Il concorso “Sbulliamoci” invitava gli alunni delle medie e delle superiori a realizzare un elaborato (scritto, grafico o multimediale) sul tema del contrasto al bullismo. Alla scadenza delle iscrizioni, appena prima dell’emergenza causata dal Coronavirus (15 febbraio), avevano assicurato la partecipazione ben duecento classi. La devastazione dell’epidemia ha però portato la Direzione generale per lo Studente del Muir, con apposita circolare, a disporre la sospensione di tutti i termini dei concorsi nazionali in programma, atto dovuto in relazione alla chiusura degli edifici scolastici.

La soluzione adottata dal CAI è quella di una proroga sine die della data di consegna degli elaborati (inizialmente fissata al 30 aprile). La nuova data di scadenza verrà comunicata solo quando il Miur sarà stato in grado di definire la data di riapertura delle scuole. Il posticipo potrà quindi arrivare, per ipotesi, fin anche al 31 dicembre 2020, se non oltre. Il Sodalizio provvederà a informare i docenti  iscritti con le loro classi, specificando che il concorso rimane attivo.

“Le scuole, quando riprenderanno l’attività didattica, saranno fortemente impegnate a riformulare la propria programmazione”, afferma la Vicepresidente generale del CAI Lorella Franceschini. “Questo però non toglie il valore educativo delle nostre iniziative, che saranno riproposte più avanti, tenendo buono quanto fatto fino a ora. Penso agli ottimi rapporti instaurati nel tempo tra molte nostre Sezioni con gli istituti scolastici dei territori di appartenenza e, più nello specifico, alle adesioni per il concorso Sbulliamoci, già arrivate in ottimo numero”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il referente del Gruppo di lavoro CAI-Scuola Francesco Carrer: “questa pandemia ha influenzato pesantemente lo svolgersi delle nostre iniziative nei confronti del mondo alla scuola, penso anche ai corsi di formazione rivolti agli insegnanti. Abbiamo il dovere di trasmettere, soprattutto nei confronti dei nostri giovani, un messaggio positivo, di speranza per il futuro. Ci auguriamo, quindi, di riprendere al più presto, con rinnovata motivazione, le nostre iniziative rivolte agli istituti scolastici per continuare a trasmettere i nostri messaggi educativi verso i nostri giovani. Se possibile, con ancora più vigore e passione di prima”.

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