Il Club alpino italiano ritiene di svolgere un’attività che rende necessaria la sola pubblicazione delle informazioni ambientali di cui all’Art. 2, comma 1, lettera a), punto 3 del D. Lgs. 195/2005, di seguito riportate.

Il CAI è una Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta ai sensi dell’art. 13 legge n. 349/86 e successive modificazioni come riportato nel link:

http://www.minambiente.it/pagina/elenco-delle-associazioni-di-protezione-ambientale-riconosciute-0

L’articolo 1  dello Statuto, pone al centro di ogni interesse ed azione la montagna: “il Cai ha per scopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”.

– Nel 1981 il Cai, riunito in Assemblea straordinaria a Brescia,  ha approvato “Il Bidecalogo”, documento programmatico che in venti punti fissa le norme per la protezione della natura alpina.

– Nel 2013 il Cai,  nel 150° della fondazione, riunito in Assemblea a Torino, ha approvato il “Nuovo Bidecalogo” che  rivisita la stesura del 1981 e attualizza le linee di indirizzo e di autoregolamentazione del CAI in materia di ambiente e tutela del paesaggio.

Ulteriori documenti CAI in materia ambientale sono:

Protocolli

Il Sistema delle Aree Protette è una realtà che interessa gran parte delle montagne d’Italia. Il Cai sottoscrive protocolli di collaborazione con i Parchi Nazionali e condivide programmi e realizzazioni. Il primo protocollo di collaborazione è stato firmato con il Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi e, successivamente, molti altri protocolli sono stati firmati e interessano gran parte del territorio montano protetto. I campi di attività previsti nei protocolli abbracciano interessi a 360° tra tutela, ricerca, sensibilizzazione e fruizione.

 

I dati e le informazioni disponibili in questa pagina sono aggiornate alla data del 5 aprile 2024