1) Gli stambecchi di Cingino
Stambecchi che si arrampicano sul muraglione della diga, con una pendenza vicina ai 90 gradi, per leccare il salnitro rilasciato dal cemento. La diga di Cingino è diventata un luogo ormai celebre in tutto il mondo grazie a questa incredibile realtà. Sul diario all’interno del bivacco si trovano firme di escursionisti provenienti da tutta Europa, dagli Usa e persino da Mongolia e Cina. Il periodo migliore per ammirare questo spettacolo? Sicuramente l’estate, ancora meglio se di mattina presto o in una giornata non troppo calda. Naturalmente, per rientrare, è consigliabile completare il giro attraverso la galleria Enel che conduce a poche centinaia di metri dal lago di Camposecco.

 

2) La via ferrata del Lago
La ferrata del Lago è una via attrezzata che risale il passo del Bottarello. La partenza si trova a poche centinaia di metri di distanza dal bivacco Varese, a circa due ore e mezza di cammino dal rifugio Andolla. Si tratta di un percorso spettacolare, a confine con la Svizzera. Per maggiori informazioni basta cliccare sul seguente link: Ferrata del Lago.

3) Le coronette di Camposecco
Un intaglio nella roccia che permette di raggiungere la sommità di quella cresta che, come una corona, circonda il lago di Camposecco. Le “Coronette” sono un luogo simbolo dell’alta valle. Per raggiungerle è necessario superare un tratto attrezzato molto ripido ed esposto, in cui è bene fare molta attenzione.

4) I cinque laghi
Cingino, Camposecco, Campliccioli, Lago dei Cavalli e Lago d’Antrona. La valle Antrona è terra di laghi di montagna, ciascuno con le proprie peculiarità. Mentre gli altri sono bacini artificiali, realizzati per la produzione di energia elettrica, il lago d’Antrona è l’unico di origine naturale. Risale al 1642 la grande frana che cancellò il vecchio paese di Antrona e diede vita a questo lago dai colori meravigliosi.


5) I Lautani
Processioni con una storia antichissima che si svolgono ancora oggi, ogni anno, tra le montagne della valle Antrona. I Lautani della valle sono pietre miliari della cultura di questo territorio, e sono tre. Il Lautani d’i sèt fréi è quello della comunità di Montescheno, e si svolge ogni anno la terza domenica di Luglio. C’è poi il Lautani di San Giacomo, che parte dalla comunità di Seppiana, e quello dell’Alpe Cavallo, legato a quella di Viganella.

6) Le miniere e le rocce
Se Villadossola divenne, nel corso del Novecento, il più importante centro industriale ossolano, fu sicuramente grazie agli impianti siderurgici che sorsero alla base di una valle ricchissima di ferro. Le miniere, in valle Antrona, rappresentarono una grande opportunità per parecchio tempo. E le ricchezze minerarie non si limitarono al ferro: oro, mica e pietra ollare erano presenti in diversi punti in tutta la valle. Le ofiliti (rocce Verdi della valle Antrona), inoltre, rappresentano un grande valore a livello scientifico.

7) L’erebia christi
Erebia christi, la farfalla dei ghiacciai. Questo è il nome di una “specie relitta” delle ultime glaciazioni, terminate 10.000 anni fa. Si tratta di una farfalla alpina estremamente rara e localizzata: in tutto il mondo vive esclusivamente in alcune vallate tra Piemonte e Svizzera. Tra queste c’è la valle Antrona, ed essa ne rappresenta il simbolo.