RINGRAZIAMENTI. 

Si riporta di seguito il testo scritto sulla bella targa affissa in baita nel giorno dell’inaugurazione:

 

                IL COMUNE DI GRIMACCO RINGRAZIA: 

 

  • I PROPRIETARI DONATORI DEL TERRENO E DELLA PREESITENTE BAITA,

PER LA LORO LUNGIMIRANTE GENEROSITA’;

 

   – I SOCI ATTIVI DEL CLUB ALPINO ITALIANO-SOTTOSEZIONE   

   VAL NATISONE, CHE CON NOTEVOLE IMPEGNO PROFESSIONALE ED  

   ECONOMICO SI SONO PRODIGATI NELLA RISTRUTTURAZIONE DELLA

   BAITA AL FINE DI RENDERLA UTILE STRUMENTO PER PROMUOVERE

   L’EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETA’, ALLA SICUREZZA, ALLA

   CONOSCENZA ED AL RISPETTO DELL’AMBIENTE NEL NOSTRO TERRITORIO

   DI MONTAGNA.

                                                                                                                                Passo Prjevalo, 2 giugno 2016.          

 

Nel contempo i promotori della iniziativa ringraziavano la Sindaca del Comune di Grimacco, Sig.ra ELIANA FABELLO, ed i componenti del Consiglio Comunale all’epoca in carica, per la fiducia accordata al loro programma quando nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla rapida e positiva conclusione dello stesso.

 

Speciali ringraziamenti spettano ai DONATORI ed ai LAVORATORI VOLONTARI che hanno dato, senza chiedere nulla. Essi sono:

 

Per il terreno – CHIABAI Elio, DEL GALLO Giancarlo e Rosanna, IELLINA Michele, MARINIG Iole, TRUSGNACH Ernesta, Ettore e Valentino, VOGRIG Ermenegilda.

 

Per l’arredamento e le finiture su misura dell’interno:

CUMINI Giuseppe, MIANI Antonino, MIANI Battista.

 

Per l’impianto elettrico: TOMASETIG Paolo.

 

Per lavori esterni di falegnameria: IURI Carlo.

 

Per cucina a gas e mobili: Famiglia FILIPIG.

 

Per tutto il resto: MORELLI de ROSSI Lucia e Paolo.

 

Anche i PROFESSIONISTI impegnati nella realizzazione del progetto meritano un plauso. Alcuni di loro hanno profuso un impegno ben superiore a quello derivante dai soli obblighi professionali.

 

Progettista: Arch. GORENSZACH Elisa.

Direttore dei Lavori: P.A. GORENSZACH Dino.

Calcolatore Statico: Ing. POZZETTO Giovanni.

Collaudatore in corso d’opera: Ing. TAVERNA.

Responsabile della Sicurezza: Geom. FANNA Massimo.

Impresa esecutrice: KOMAC Janko Franko.

Impresa appaltatrice: Segheria F.lli DE INFANTI.

Serramenti in legno: Falegnameria BASSO.

Opere fabbrili: CONT Valentino.

Piastrellista: VOGRIG Ernesto.

 

 

Cari amici, ci presentiamo ai molti che ancora non ci conoscono; siamo Paolo e Lucia, sposi da 44 anni ed appassionati di natura e vita all’aria aperta da sempre. Soci recenti del CAI Val Natisone.

 

Fino a pochi mesi fà questa ridente selletta del Passo di S. Martino, Prievalo, era un intrico di rovi, ortiche ed altre erbacce invasive tanto alte che quasi coprivano i resti della preesistente baita.

 

La ristrutturazione dell’edificio ed il ripristino delle condizioni ambientali di un tempo, quando la montagna non era in abbandono, sono state rese possibili dalla convergente buona volontà di molte persone.

 

Per primi Massimiliano Miani e Dino Gorenszach, all’epoca rispettivamente Reggente della Sottosezione CAI Val Natisone e componente storico del Consiglio Direttivo, che hanno compreso di avere a che fare con due personaggi, forse un po’ originali, ma seri, affidabili e propositivi. Assieme a loro abbiamo elaborato l’intero progetto, piuttosto complesso sotto tutti gli aspetti: giuridico, amministrativo e tecnico.

Poi è intervenuta la generosità dei proprietari della particella catastale del terreno, sulla quale sorgeva la vecchia baita, che hanno donato il tutto al Comune di Grimacco.

 

A questo punto c’è stata la cortese disponibilità del Sindaco del Comune stesso, Sig.ra Eliana Fabello, e della Giunta che hanno avvallato l’iniziativa conoscendo l’affidabilità e la concretezza del CAI Val Natisone dimostrata, negli anni, in molteplici realizzazioni.

 

Sbrigato il lungo e complesso iter burocratico (grazie soprattutto alla professionalità, costanza e pazienza di Dino) sono finalmente entrati in scena i costruttori, che noi abbiamo seguito quotidianamente instaurando un rapporto di collaborazione ed amicizia e verificando che ogni euro fosse speso nel migliore dei modi, evitando inutili sprechi.

 

I titolari e le maestranze dell’impresa di Janko Komac per le opere murarie, la Fratelli De Infanti per il prefabbricato in legno, la Falegnameria Basso per i serramenti, Valentino Cont per le opere fabbrili ed i volontari che si sono occupati delle pavimentazioni, dell’impianto elettrico e di quello idraulico, della carpenteria, delle demolizioni e della bonifica, del disboscamento e del ripristino delle aree circostanti meritano tutta la nostra stima e riconoscenza.

 

Con loro abbiamo condiviso, sempre in serenità ed allegria, le ore al freddo quando nevicava, il fango quando pioveva, la polvere ed il caldo … e tutto pagando con i nostri sudati risparmi e la nostra personale fatica.

 

Comunque, se qualcuno ci chiedesse se lo rifaremmo rispondiamo SI!

 

Si, nonostante le assurdità burocratiche che logorano più della stanchezza fisica, dell’IVA al 22% che ignora le finalità sociali del progetto, dell’indifferenza di alcuni ed del sospetto di altri.

 

Si, perché prima di avventurarci in questa piccola-grande impresa abbiamo letto e condiviso il Titolo I del Regolamento

 

Generale del CAI che così elenca le Finalità dell’Associazione:

– Il Club Alpino Italiano promuove la formazione etico-culturale e  l’educazione alla solidarietà, alla sicurezza, alla conoscenza ed al rispetto dell’ambiente, specialmente dei giovani, mediante la realizzazione e la gestione di strutture operative destinate alla ricerca ed alla didattica. Facilita la diffusione della frequentazione della montagna e delle escursioni, anche in forma collettiva, costruendo e mantenendo in efficienza strutture ricettive e sentieri. Opera per la conservazione della cultura alpina e per la pratica di ogni attività connessa con la frequentazione e la conoscenza della montagna; assume e promuove iniziative atte a perseguire la difesa dell’ambiente montano e in genere delle terre alte, anche al fine di salvaguardare dalla antropizzazione le zone di particolare interesse alpinistico e naturalistico.

 

Bene! …  e sia ben chiaro a tutti; noi abbiamo finanziato e promosso questa realizzazione esclusivamente per contribuire a raggiugere tali finalità in quest’angolo fantastico della nostra Regione Friuli Venezia Giulia che, dopo vari viaggi di lavoro all’estero, continuiamo a considerare il più bel posto del Mondo.

 

In questa piccola baita tra i boschi dovranno essere accolti in spirito di amicizia e collaborazione tutti coloro, e sottolineiamo tutti, che si presenteranno con rispetto ed educazione verso l’ambiente naturale e le persone che lo abitano da lungo tempo.

 

Saranno considerate con interesse ed eventualmente appoggiate tutte le proposte e le iniziative tese a rendere vitale e sempre più utilizzata questa struttura, ovviamente nell’ambito dei fini che l’hanno ispirata.

 

Insomma, in questo luogo dove regna la forza e l’armonia della Natura, dovrà esserci sempre amicizia, collaborazione, tradizione e cultura.

 

Grazie.

 

PAOLO e LUCIA MORELLI DE ROSSI