Al via un grande progetto di rilancio per le aree culturali del Club alpino italiano deliberato dall’Organo di indirizzo e controllo: il Consiglio centrale. Un’attività che punta alla qualità e all’approfondimento e prevede come primo passo la revisione del periodico “Montagne360” con passaggio a bimestrale e la nomina a Direttore editoriale di Marco Albino Ferrari

Editoria generico

Il Club alpino italiano sta approntando un attento e profondo rinnovamento sul piano della produzione culturale. Come spiega il nuovo Direttore editoriale nonché responsabile delle attività culturali Marco Albino Ferrari, le diverse anime del Sodalizio entreranno in armonia tra loro per dar vita a un grande progetto sistemico e coordinato di rilancio mirando alla qualità e all’approfondimento.

Dal prossimo anno il periodico cartaceo Montagne360 tornerà bimestrale, con il nome La Rivista del Club Alpino Italiano e con un nuovo Direttore responsabile: Andrea Greci. Il primo nuovo numero sarà disponibile nel mese di marzo 2023.
La rivista presenterà più pagine dell’attuale, una rilegatura in brossura e si orienterà sui grandi temi del momento, con reportage, inchieste e articoli monografici affidati a firme della cultura e del giornalismo. Un prodotto destinato ad essere collezionato, anche per la particolare attenzione che verrà data alla grafica e alle immagini d’autore.

La scelta, dettata dall’indiscutibile aumento dei costi di carta ed energia, vuole guardare al futuro: il passaggio a bimestrale permetterà di mantenere una pubblicazione amata dai lettori riducendone l’impatto ambientale. I soci potranno infatti decidere all’atto del tesseramento se ricevere il periodico in formato cartaceo o digitale, andando quindi a produrre le sole copie richieste, dimostrando con questo piccolo gesto un’attenzione all’ambiente che il Club sta ponendo in primo piano con la nuova presidenza. Infine sarà garantita la continuità di temi e firme rispetto a Montagne360 grazie al mantenimento della medesima redazione.

«Con il passaggio a bimestrale, considerando anche l’aumento dei collaboratori operativi, i costi ordinari per la nostra rivista passeranno da 1.4 milioni di euro nel 2021 a meno di 1.2 milioni nel 2023. Siamo certi che i lettori comprenderanno questa scelta che permetterà ai soci di poter usufruire di un prodotto di livello senza dover aumentare la propria quota di tesseramento. Il Consiglio centrale e la Presidenza hanno intrapreso con responsabilità questa via che speriamo possa permetterci di operare in ambito giornalistico ancora per molti anni, ponendo al centro il primo articolo del nostro Statuto», commenta il Presidente generale Antonio Montani.

Nel mese di gennaio 2023, i soci riceveranno nelle proprie case “un assaggio”: un fascicolo che illustrerà per intero il nuovo progetto soffermandosi sulle novità a partire dalla Rivista senza però tralasciare Lo Scarpone online, cinematografia, editoria, piattaforma e-Learning, podcast e Web tv.

«Il Cai vive le stagioni che cambiano, investendo nuove energie e professionalità per migliorarsi e diventare sempre più la casa di tutti gli italiani che amano la montagna», afferma il Direttore editoriale Marco Albino Ferrari.

Ringraziamo pertanto i lettori che in questo momento di cambiamento avranno la pazienza e la voglia di confrontarsi con noi per migliorare insieme e guardare al futuro.