• L’alpeggio. Uno spazio ristretto nel tempo breve di un’estate, ma uno spazio vastissimo nell’inanellarsi degli anni, e uno spazio immenso se misurato seguendo le tracce lasciate dal filo rosso della memoria.
  • C’è una storia che non ha bisogno di nomi; una storia che possiamo ricostruire anche solo attraverso la geografia e le pietre. Dove sappiamo che la fatica e il freddo furono veri; che la paura dei nemici fu talvolta tangibile; che le marce militari o i carri colmi di calce viva furono la quotidianità. In cammino lungo il crinale lo senti che il passato affiora comunque.

  • Oggi la neve è una lieve coltre, una lanugine bianca, il paesaggio è intirizzito. A ogni passo affondo nella neve asciutta e croccante. Salgo sul terreno irregolare e ascolto il mio respiro, mi piace camminare in questa solitudine.
  • “Madre, amante, testimone: nelle parole innamorate di Caffo c’è tutta la maestosa bellezza di un vulcano che anche è l’emblema perfetto dell’essere siciliani.” Stefania Auci
  • «Oggi è il giorno del dentro o fuori. Sono sicura che ognuno di noi, a un bel punto, sentirà in testa una vocina insinuante, che propone di tagliare qualche chilometro in corriera, o addirittura di lasciar perdere il cammino». Si fece tutta seria e concluse: «Non diamole retta. Se arriviamo a Varzi senza barare, avremo passato un limite, oltre il quale tutto sarà più facile»
  • Vorrei condurti con le mie parole per un deserto viale, segnato d’esili ombre – fino a una valle d’erboso silenzio, al lago – ove tinnisce per un fiato d’aria il canneto e le libellule si trastullano con l’acqua non profonda.

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