La ricerca biologica ha avuto un rilevante impulso negli anni più recenti, soprattutto nell’ambito sistematico e biogeografico, con la scoperta nel sistema carsico di Bossea di molte entità faunistiche nuove per la scienza.

Prelievo micologico – foto: V.Balestra

Il laboratorio sotterraneo di Bossea ha curato fin dall’inizio gli aspetti biologici della ricerca carsologica. Angelo Morisi, vi condusse ricerche negli anni ’70 e impiantò nel laboratorio allevamenti di specie provenienti da altre grotte.

Un inventario di 50 specie animali rinvenute nella cavità fu stilato da Morisi nel 1991.

Angelo Morisi, pioniere della ricerca biospeleologica

Dopo un decennio di stasi, le ricerche biologiche sono riprese negli anni ’90 con lo studio del ciclo vitale di coleotteri ipogei per poi focalizzarsi su indagini faunistiche del sistema sotterraneo di Bossea.

Foto: E. Godino

Il numero delle specie citate per il sistema è oggi più che raddoppiato, con 115 entità conosciute, e 5 specie nuove per la scienza sono state identificate, di cui 4 endemiche, insieme al palpigrade Eukoenenia strinatii.

Attualmente la grotta è monitorata all’interno di un più ampio programma di monitoraggio della fauna ipogea alpina.

A sinistra Plectogona sanfilippoi bosseae , a destra Polydesmus troglobius – foto V.Balestra

Rhinolophus hipposideros – foto: V.Balestra

Eukoenenia strinatii – foto: V.Balestra