In libreria con Ponte alle Grazie e Cai il nuovo libro dello scrittore e camminatore bolognese, che racconta la sua personale esperienza lungo un itinerario escursionistico di culto, tra i più popolari d’Europa, che abbraccia il Gigante delle Alpi. Un viaggio dedicato alle Terre alte che rappresenta anche un cammino tra le epoche.

«Il Monte Bianco non ci incita né ci sopporta, non ci lusinga né ci tradisce. Egli è, dall’inizio dei tempi, e appare grandioso perché grandiosa è la sua indifferenza. A me non sarà mai dato salirlo: mi basta stare qui, godere della sua vista. L’ho visto, e tanto mi appaga; non mi illudo che lui abbia visto me».

Queste alcune delle parole scritte da Enrico Brizzi, autore del nuovo libro L’estate del gigante, nel quale racconta il suo nuovo, grande viaggio a piedi: il giro del Monte Bianco. Il romanzo, appena arrivato in libreria, è l’ultima uscita della collana “Passi”, edita da Ponte alle Grazie e Club alpino italiano.
Una collana dedicata alla narrativa di montagna, aperta proprio da Brizzi nel 2017 con Il sogno del drago (15.000 copie vendute), che raccontava un’altra grande avventura a piedi realizzata dallo scrittore, questa volta lungo il Cammino di Santiago.

Il giro del Monte Bianco, itinerario escursionistico di culto tra i più popolari in tutta Europa, è un percorso ad anello che si snoda tra i 1000 e i 2600 metri di quota, toccando diversi versanti del Gigante delle Alpi. Privo di passaggi tecnici su roccia o ghiaccio, è percorribile, nella bella stagione, da qualunque escursionista in buona forma. Si compie in 10/12 giorni con un dislivello totale di 10.000 metri.

Ne L’estate del gigante Brizzi ci racconta che camminare fra Courmayeur, Chamonix e il lago incantato di Champex significa ben più che compiere un viaggio in montagna, ma rappresenta anche una escursione tra le epoche attraverso la letteratura del tempo, di cui il Monte Bianco è particolarmente ricco: dai tempi in cui le ripide pietraie e le morene dei ghiacciai erano battute unicamente da cercatori di cristalli e cacciatori di camosci, fino ai giorni nostri, sfiorando le avventure di nobiluomini dai baffi a manubrio e intraprendenti signorine decise a dimostrare che il gentil sesso non aveva diritto solo al voto, ma anche a dire la propria sulle montagne.

Lo scrittore bolognese, che ha attraversato con i suoi scarponi ormai mezza Europa, non poteva tralasciare questo itinerario speciale, un percorso che abbraccia la montagna più alta, la più amata: il Gigante delle Alpi.

320 pagine, formato 13,7 x 20,5 cm, L’estate del gigante è acquistabile in libreria a un prezzo di 16,80 euro.