Tanta solidarietà nell’anno che va concludendosi, dal Centro Italia al Nord-Est, e tante buone pratiche che continueranno a migliorarsi (Montagnaterapia e Family Cai). Per il 2019 il primo progetto è l’ultimazione del Sentiero Italia Cai.

“Sono Achille Marigo, ho nove anni e abito a Mira (VE). Mi piace molto andare in montagna e siccome mi dispiace per quello che è accaduto vorrei rivedere montagne con i boschi perché da grande mi piacerebbe entrare nel Corpo Forestale. Vi dono un aiuto con i miei risparmi”.

Questa letterina, scritta dal piccolo Achille al Sindaco di Rocca Pietore all’indomani degli eventi del 29 ottobre scorso(accompagnata da una banconota di 5 Euro) è il modo attraverso il quale il Presidente generale del CAI Vincenzo Torti intende mandare i propri auguri per le imminenti festività e per il nuovo anno ai Soci e agli appassionati di montagna.

Una testimonianza di generosità unita da una speranza che non possiamo permetterci di deludere e non vogliamo deludere: quella di mantenere le montagne (e non solo) integre per le generazioni a venire”, scrive il Presidente, che fa il punto su “alcuni aspetti della nostra progettualità associativa, per verificare se quanto è in corso di realizzazione sia coerente con i nostri valori di riferimento”: dalla posa della prima pietra della Casa della Montagna di Amatrice alla riapertura della sede del CAI L’Aquila nel centro storico cittadino, fino ad arrivare alla raccolta fondi “Aiutiamo le montagne di Nord-Est”.

“Mi pare, quindi, che il Cai della ricostruzione, sia pure nei limiti consentiti dalle possibilità oggettive, si confermi così, nei fatti, protagonista di una concreta attenzione, sia alle persone che ai luoghi”.

Come buone pratiche di oggi, che dovranno essere sviluppate ulteriormente nel 2019, il Presidente cita la Montagnaterapia e il Family Cai, che si stanno sempre più diffondendo sul territorio grazie al prezioso volontariato di molti Soci.

Nel 2019 anche l’alpinismo avrà un suo progetto specifico, con “la realizzazione del nuovo tracciato di accesso alla rinnovata Capanna Sella sulla via dei Rochers,affidata alla Sezione di Torino che, di concerto con il Club 4000, con l’ausilio delle Guide Alpine Mario Ravello e Gianni Predan e l’utilizzo delle nuove funi in tecnopolimero Dynemalp, sviluppate con il nostro Centro Studi Materiali e Tecniche, ripristinerà questastorica via italiana di accesso al Monte Bianco, con previsione di completamento anche del tratto successivo alla Capanna”.

Torti conclude il suo messaggio ricordando  a tutti quello che è “il progetto di più ampio respiro che sta coinvolgendo oltre 500 volontari in tutto il territorio nazionale, in particolare le componenti escursionistiche (Cce) e cartografiche (Sosec): la realizzazione dell’intero Sentiero Italia CAI, che dovrebbe essere ultimato nella tarda primavera, così da offrirsi alla percorrenza da parte di tutti coloro che, di qualunque provenienza, vorranno scoprire luoghi e culture del nostro Paese che, solo camminando, potranno essere colti nella loro essenza e originalità, portando nuova linfa ai territori attraversati”.