Il benessere è un concetto che si può applicare a diversi settori e questioni. Dall’ambiente che ci circonda, dal territorio alle fragilità, passando per il giusto approccio che deve avere la governance, per garantire, appunto il benessere collettivo e individuale”, spiega il membro della commissione medica centrale del Club alpino italiano Carla d’Angelo. “Il nostro obiettivo è quello di far emergere la connessione tra questi aspetti che risiede proprio nel concetto di One health, una visione interconnessa di salute”, continua D’Angelo.

Non a caso, si tratta del tema dell’evento “Ecosistema benessere. One Health: verso una nuova visione interconnessa di salute” organizzato dall’l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), l’Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza (AIAS), il Club Alpino Italiano (CAI), l’ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), il World Wide Fund for Nature (WWF) e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Carla d’Angelo è tra i curatori scientifici dell’evento.

Prevista il 5 ottobre 2020 alle ore 15.00 all’auditorium dello spazio di MACRO di Roma, l’iniziativa è parte del festival dello sviluppo sostenibile e si svolgerà secondo un formato ibrido che prevede la presenza in sede di tutti o parte dei relatori e il pubblico collegato in diretta streaming. L’evento si articola in sessioni dedicate agli aspetti sociali, ambientali ed economici della sostenibilità nelle diverse visioni di contesto. Ogni sessione è introdotta da un video cui segue il dialogo tra gli esperti.

La prima sessione è dedicata al tema “pianeta e benessere”, con relatori come il presidente onorario del comitato scientifico del WWF e con Telmo Pievani, professore di epistemologia delle scienze biologiche dell’università degli studi di Padova.  Un dibattito focalizzato sulla considerazione di come gli effetti dei cambiamenti climatici e ambientali globali (perdita della biodiversità, l’inquinamento diffuso, i trend di urbanizzazione, il degrado del territorio per scopi produttivi) stanno modificando la salute del nostro pianeta e delle specie che ospita.

Per quanto riguarda la seconda sessione (territorio e benessere) si vuole spiegare come il territorio nei suoi diversi contesti, urbano e extraurbano, ha un’influenza notevole sulla qualità della nostra vita e sul nostro benessere. Aver cura del territorio non è solo evitare o mitigare i rischi da inquinamento, ma essere consapevoli dei suoi benefici diretti, sempre più quantificati da numerosi studi scientifici e utilizzati anche come strumenti terapeutici. ne parleranno Gemma Calamandrei, direttrice del centro di riferimento scienze comportamentali e salute mentale dell’istituto superiore di sanità e Rosanna Mazzia, Sindaco di Roseto Capo Spulico e Presidente Associazione Borghi Autentici d’Italia.

Nella terza sessione (fragilità e benessere) si descrive l’importanza degli stimoli naturali (colori, odori, paesaggi, rumori naturali, ecc.) per il benessere della mente umana ed i rischi che la loro assenza in ambienti urbanizzati comporta in termini di fragilità e di disturbi, oltre all’importanza del rapporto con gli animali. Tra i relatori c’è Enrico Alleva, accademico dei lincei e presidente federazione nazionale scienze della natura e dell’ambiente e Luigina Di Liegro, Presidente della Fondazione don Luigi Di Liegro.

Nella quarta sessione (governance e benessere) infine, si delineano i nuovi paradigmi per la tutela della salute e gli strumenti per la prevenzione. Tra i relatori Giovanni Rezza, direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute.

Infine, le conclusioni: dal contributo del portavoce di Asvis Enrico Giovannini al Direttore Vicario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS Ranieri Guerra.