Lo scopo del progetto Bergsteigerdörfer (Villaggi degli Alpinisti) è sviluppare un turismo di montagna ispirato ai principi del rispetto e della sostenibilità, che valorizzi il territorio montano con interventi a basso impatto ambientale, che si rivolga a una fascia di ospiti in cerca di una credibile alternativa al “all-inclusive” turistico. Il “Villaggio degli alpinisti” diventa così luogo qualificato e riconosciuto, che ha nel tempo evitato il rischio di stravolgere la bellezza di un paesaggio da cui dipende l’afflusso turistico, partendo dal principio che un ambiente con apprezzabili caratteristiche d’integrità presenta un rilevante valore e può diventare fonte di ricchezza per l’intera comunità locale.

Il Bergsteigerdörfer è un luogo che si è conservato intatto nella cultura e nelle tradizioni, che si trova immerso nella natura incontaminata, che presenta un territorio modellato dalle forme di una armoniosa antropizzazione, che ispira il visitatore a un approccio virtuoso e al rispetto dell’ambiente. Abbina all’immagine autentica del villaggio dal fascino genuino, un forte carattere alpino lontano dagli après-ski e dagli impianti di risalita. D’inverno si torna alle origini con lo scialpinismo, le escursioni con le racchette da neve, lo sci di fondo, lo slittino o l’arrampicata su ghiaccio, mentre d’estate lo scenario è quello delle lunghe passeggiate, dei sentieri adatti alle famiglie, ma dove si può anche osservare gli animali, salire le cime e praticare l’arrampicata.

Qualifica e procedura di riconoscimento

I “Villaggi degli alpinisti” (Bergsteigerdörfer) costituiscono gli elementi basilari del progetto ideato dal Club Alpino Austriaco e dal Ministero della qualità della vita, per la realizzazione di una strategia sostenibile nell’ambito di uno sviluppo turistico alternativo e qualitativo.
Il progetto, lanciato nel 2008, si è sviluppato in diversi Länder con l’obiettivo principale di favorire uno sviluppo sostenibile in tutta la regione alpina, riscuotendo grande successo presso gli appassionati frequentatori della montagna.

Ad oggi sono presenti, oltre al CAI, i club alpini dell’Austria, del sud Tirolo, della Germania, della Slovenia, Slovenia e della Svizzera, che formano un Comitato Internazionale. Attualmente ci sono 29 i Villaggi degli alpinisti Bergsteigerdörfer ufficialmente riconosciuti, e distribuiti in questi Stati.

Il titolo Bergsteigerdorf si qualifica come marchio di qualità, motivo per cui i candidati devono soddisfare una serie rigorosa di criteri prima di essere autorizzati a fregiarsi ufficialmente del nome.
La località deve essere alpinisticamente interessante e possedere un’eccellente qualità paesaggistica, non può essere troppo grande e le sue strutture turistiche devono armonizzarsi con del carattere rurale. Infrastrutture turistiche “impattanti”, come ad esempio gli impianti a fune, possono essere presenti ma in misura assolutamente contenuta, perfino sottodimensionata. Anche le infrastrutture destinate alla ricettività non possono superare un certo numero di posti-letto.

Villaggi degli alpinisti e obiettivi di sostenibilità

I “Villaggi degli alpinisti” (Bergsteigerdörfer) si qualificano e s’impegnano nel raggiungimento dei seguenti obbiettivi:
• Conservazione della cultura e delle tradizioni locali
• Realizzazione opere infrastrutturali e strutture ricettive di alta qualità e a basso impatto
• Esteso territorio con copertura forestale
• Produzione e commercializzazione dei prodotti locali
• Impegno nella tutela dell’ambiente e del paesaggio
• Promozione della mobilità dolce e limitazione del traffico motorizzato
• Comunicazione e scambio di informazioni nella rete dei villaggi

Particolare caratteristica dei Villaggi degli alpinisti è la competenza alpinistica posseduta, che viene messa a disposizione di visitatrici e visitatori. Gli ospiti ottengono informazioni affidabili di prima mano sulle mete dei loro itinerari e sulle attuali condizioni di contorno, come ad esempio lo stato dei sentieri, l’accessibilità ai bivacchi ed ai rifugi, le condizioni atmosferiche o il pericolo di slavine.

Il sito italiano del progetto